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Un’offerta a piacere? No, grazie! A Napoli i parcheggiatori abusivi guadagnano centinaia di euro al giorno

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Un’offerta a piacere? No, grazie! I parcheggiatori abusivi di Napoli hanno un piano tariffario “variegato” che giunge fino a 10 euro a sosta: qui i “guardamacchine” guadagnano centinaia di euro al giorno.

Stretta di controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli in occasione della riapertura di stabilimenti balneari e locali di intrattenimento nei quartieri cittadini di maggiore afflusso.

Undici le persone complessivamente denunciate perché già sanzionate in precedenza, quindici quelle contravvenzionate. Già noti alle forze dell’ordine e di età compresa tra i 30 e i 70 anni, sono stati tutti raggiunti da ordini di allontanamento dai luoghi dell’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore.

Gran parte delle violazioni sono state contestate tra i quartieri di Posillipo e Bagnoli.
Un tariffario variegato quello applicato, che copre un ventaglio di spesa che parte da 3 e finisce a 10 euro. Non è il veicolo in questo caso a fare la differenza, ma la zona.

Più economica l’area costiera di Coroglio, più abbordabile per gli automobilisti in cerca di sosta: il costo del parcheggio non va oltre i 5 euro. Discorso differente per gli spazi attorno ai lidi di Via Posillipo: qui la tariffa lievita e raggiunge anche i 10 euro.

A prescindere dal tariffario applicato, nelle aree parcheggio più ampie, dove le auto sono incastrate a mo’ di puzzle, i militari hanno stimato introiti quotidiani che superano diverse centinaia di euro.

I parcheggiatori individuati operavano sia di mattina che di sera, in piazza Sannazzaro, lungo via Posillipo e le rampe di Sant’Antonio fino a via Coroglio, garantendo la propria prestazione all’esterno di locali pubblici o luoghi di ritrovo e nei pressi degli stabilimenti balneari e spiagge libere.

Scenario simile nei quartieri del centro città: le attività di controllo si sono concentrate lungo la riviera di Chiaia, il lungomare Caracciolo e Piazza Vittoria.

Cinque i parcheggiatori abusivi sorpresi nel raggio di poche centinaia di metri, ognuno competente in una specifica area. Due quelli “specializzati” per la sosta di soli motocicli, posizionati anche sui marciapiedi, secondo un ordine sistematico che ha garantito loro il maggior numero di stalli.

Anche Pozzuoli nella lente dei controlli. In questo caso è il porto il centro nevralgico dell’attività dei “guardamacchine”. Approfittando dello scalo marittimo e della presenza di turisti in partenza per le isole, i parcheggiatori hanno raccolto incassi notevoli.

I servizi di monitoraggio e repressione del fenomeno continueranno anche in questi giorni.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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